<%@LANGUAGE="VBSCRIPT"%> La sindrome di Peter Pan

La sindrome di Peter Pan

di Alberto Pirodda

Mario Favilla ed io non ci siamo mai persi di vista. Certo i nostri contatti non sono stati sempre molto fitti: una lettera ogni tanto, anche a distanza di anni, a volte una cartolina per le feste, qualche telefonata ecc. Nel 1968 andai a trovarlo in occasione del suo matrimonio con Luana. Ci rivedemmo nel 1970, durante il mio viaggio di nozze con Paola, della quale sono ancora innamoratissimo (ricambiato), in quell'occasione ci ospitò, per qualche giorno, a casa sua a Milano. Nel 1975 vennero a passare 15 giorni in Sardegna col loro primogenito Marco. Io e Paola avevamo, come loro, già due figli: Augusto e Mauro. Fatalmente, Mario e Luana si ammalarono di "mal di Sardegna" e tornarono, nel 1976 e nel 1977, con Marco ed Elena, che nel 1975 era rimasta coi nonni. Nel 1978 nacquero due gemelli: Paolo e Andrea. Da allora gli spostamenti divennero più problematici; anche a noi nacque un terzo figlio: Stefano. Favilla è un importante "designer", lavora al centro stile dell'Alfa Romeo e collabora, come docente, con diverse Università. Purtroppo nel 1994 Luana morì. Nel 1999 convinsi Mario a "staccare la spina", lasciare lavoro e figli (ormai grandi) e venirsene, per un po' di tempo, nella mia casetta al mare; accettò l'invito e si trattenne per circa una settimana. Due anni dopo ritornò e, in quella occasione rivide mia sorella Rosella, che aveva già conosciuto nel 1975, e che divorziò da suo marito una dozzina di anni fa. Si sono "visti e presi" (si sono fidanzati). In un primo tempo mi sono sentito tradito: non riuscivo ad accettare che il mio amico avesse un incentivo nuovo per venire in Sardegna; ma poi, vedendoli con le "stelline" negli occhi ho capito che non c'è niente di male se riescono a darsi reciprocamente quella felicità di cui sono in credito. Quindi adesso Mario ed io siamo cognati. Io sono stato per 33 anni Responsabile Amministrativo di diverse scuole (adesso si chiamano Direttori Amministrativi) e nel 1996 ho chiesto (ed ottenuto) il pensionamento. Sono quindi padrone del mio tempo. Ho fatto anche il pianista di "piano bar" in un ristorante di amici, per diversi anni, ma sempre per diletto.

L'idea di Franco Prisco e di Andrea Lauricella mi ha subito entusiasmato e mi sono buttato a capofitto alla ricerca dei vecchi amici del 43° corso AUC con buoni risultati. A settembre ho invitato Franco Prisco e Orazio Russo (coi quali ero stato insieme anche a Civitavecchia, da Sergente AUC) che sono venuti con le loro mogli Giancarla (Prisco) e Tonya (Russo). Avevo invitato anche Umberto Francisci e Andrea Lauricella ma non sono potuti venire. Il 28 andai a prendere i Prisco e i Russo all'aeroporto di Elmas e li portai alla mia casa al mare (località Geremeas) dove ci aspettavano, oltre che Paola, mio cognato Igino con la moglie Pina e la sorella di Pina, Teresa, e mia cognata Giuliana. Ovviamente c'erano anche Rosella e Mario, il quale, per non smentirsi, aveva preparato uno scherzo: si era vestito da donna (sembrava una vecchia baldracca) e sferruzzava con noncuranza. Faceva talmente schifo che Franco e Orazio lo hanno degnato di una fugace occhiata e poi hanno guardato altrove; quindi non si sono accorti del tranello. Solo Giancarla ha capito che si trattava di un travestimento, ma è stata al gioco. Mentre si parlava del più e del meno Mario ha chiesto ad Orazio se si ricordava di "lei" visto che avevano passato tanto tempo assieme, al che Orazio, molto preoccupato, ha detto: -Ma quando mai? Dopo un quarto d'ora, vedendo che lo scherzo non era evidente, provai a comportarmi come a volte fa Renzo Arbore quando invita in una sua trasmissione Mario Marenco vestito da donna e lo rimprovera per non essersi rasato le gambe. Mario parlava con un improbabile accento sardo ed io gli dissi: -Ma scusa, non eravamo d'accordo che avresti parlato con accento piemontese?- Poi vedendo che continuavano a non capire, rivelai che si trattava di Mario Favilla. Franco Prisco esplose con un: -Ma vaffanculo!- di cuore.

Abbiamo passato tre giorni all'insegna della spensieratezza, tra canti e barzellette (a proposito mi è crollato un mito: non avevo mai conosciuto due napoletani stonati!). Mario, secondo me, come dicitore di barzellette è un professionista (imita tutti i dialetti, dal veneto al siciliano, tutti gli altri inclusi); io e Orazio siamo dilettanti (Orazio racconta barzellette che farebbero arrossire un alpino). Fisicamente Mario si è conservato bene mentre io, Orazio e Franco abbiamo qualche chilo di troppo. Orazio è rimasto vivace come lo ricordavo; mi ha molto divertito la sua idiosincrasia ad essere ripreso da macchine fotografiche e telecamere e la sua paura dei cani. Ho una cagna, buona come il pane, che non farebbe male ad una mosca, ma Orazio, se lei gli si avvicinava, si impauriva e cercava di evitarla; la cagna sembrava che lo capisse e lo inseguiva e lui continuava ad allontanarsi. Una volta, per evitarla, si è spostato ed ha aperto le gambe e lei gli è passata in mezzo. L'espressione di terrore di Orazio ci ha fatto divertire, Franco stava per sentirsi male dal gran ridere. Tonya (pugliese) e Giancarla (abruzzese) sono molto simpatiche e (per fortuna) sono intonate. Prisco, che è un avvocato tributarista di successo, è rimasto quella persona seria che ricordavo ma questo non gli impedisce di essere disponibile allo scherzo ed è sempre quell'amicone dei bei tempi. Giancarla è casalinga mentre Orazio e Tonya, che adesso sono pensionati, collaborano, a Benevento, con un importante sindacato dopo essere stati per molti anni Funzionari (Orazio dell'Università e Tonya della Provincia di Napoli). A parte tutto il resto, ciò che veramente conta è che Franco, Giancarla, Orazio e Tonya sono delle persone splendide.

Il lunedì si è unito a noi Marco Zaccheddu; è rimasto quel simpaticone che ricordavo ed è più magro di quando era AUC. E' pensionato anche lui; lavorava alla Telecom dove era arrivato alla carriera direttiva. Pochi mesi fa ci siamo rivisti dopo tanto tempo e in quell'occasione ho conosciuto la moglie, Rita, simpaticissima anche lei. Assieme a Marco, avendo poco tempo disponibile, abbiamo visitato solo il quartiere medioevale di Cagliari. Dopo aver pranzato in un ristorante caratteristico, abbiamo accompagnato i Prisco e i Russo all'aeroporto, con l'impegno di rivederci presto.

L'impegno lo abbiamo mantenuto: infatti io e Paola siamo piombati a Napoli il 6 dicembre e ci siamo trattenuti fino al 9. Il 6 e il 7 siamo stati ospiti dei Prisco. Franco e Giancarla, che sono nonni da quattro mesi, di una bambolina meravigliosa, hanno due figli, entrambi magistrati. Sabato abbiamo conosciuto Sasà e la moglie Leandra con la bambina (Benedetta). Anche l'altra nuora pare che sia in dolce attesa. La mattina di domenica mi hanno fatto camminare per cinque ore, si è unita a noi la cognata di Franco, Rina, con la quale ci siamo affiatati subito. Tra l'altro mi hanno fatto intruppare in mezzo alla folla di Via San Gregorio Armeno: ho ancora mal di schiena. Abbiamo visitato il centro di Napoli: Munasterio 'e Santa Chiara, la Chiesa del Gesù, il Maschio Angioino ecc. A pranzo si sono uniti a noi Angelo Sinisi, che è venuto a Napoli con la moglie Antonietta, e Massimo Setta, senza la moglie che non ama viaggiare. La sera faceva brutto tempo e pioveva (avevo fatto la "danza della pioggia") e ci siamo trattenuti in casa a giocare a carte. Lunedì 8 siamo andati tutti a Foglianise a casa dei Russo. C'erano anche la sorella di Tonya, Nella, e i figli dei Russo: Serena e Gianni, con la fidanzata Rosetta. Dopo un pranzo luculliano ci ha raggiunto, da Salerno, Massimo Setta. Mentre Orazio, Franco ed Angelo sono andati a Benevento per fargli strada fino a Foglianise, io ho addestrato le "ragazze" e li abbiamo accolti cantando in coro "lampadine... colorate... colorate di luce nera..." Anche in questa occasione abbiamo passato il tempo all'insegna della serenità e della spensieratezza; malgrado l'età matura lo spirito goliardico non ci ha abbandonato; ci siamo scatenati, tra l'altro coinvolgendo al telefono Andrea Lauricella, ed è risultato evidente che siamo tutti affetti dalla "sindrome di Peter Pan". Pare che la moglie di Andrea, sentendo che ci stavamo divertendo lo abbia "arronzato" accusandolo di essere diventato un "pantofolaio" perché lei avrebbe voluto far parte della combriccola. Angelo Sinisi è quasi uguale a come lo ricordavo (a parte i baffi e qualche chilo di troppo). Massimo Setta non è ingrassato, essendo un "latin lover" è molto attento a mantenersi "figo"; ha un unico difetto: è un po' logorroico: in ogni occasione non manca di raccontare tutte le sue avventure "dongiovannesche" fin da quando aveva cinque anni e cercava di "ingranarsi" la maestra dell'asilo. Sia Angelo (che ha fatto carriera alla Iveco) che Massimo (che ha fatto carriera alla Olivetti ed è stato Direttore di diverse filiali importanti) sono espertissimi in informatica e adesso che sono pensionati avendo lavorato in quel settore possono occuparsi a tempo pieno del sito www.43auc.it. Antonietta, simpaticissima anche lei, è insegnante. Anche con Angelo, Antonietta e Massimo ci siamo trovati a nostro agio ed abbiamo passato tre giorni splendidi con persone meravigliose; inutile dire che l'accoglienza e l'ospitalità sono state favolose sia dai Prisco che dai Russo, l'unico dispiacere è che quei giorni sono volati. Nei prossimi incontri con altri ex colleghi speriamo di non incontrare qualcuno con "la puzza sotto il naso", sarebbe la sua rovina.

Ho riletto la lettera che ha inviato Giustino Caposciutti; sostiene, giustamente, che essendo stati selezionati (tra circa 18.000 concorrenti) noi 129 eravamo una "elite" e ancora oggi siamo sicuramente dei "leaders" e, collaborando, potremo fare grandi cose. Io credo che abbia ragione e sono sicuro che molti di noi sarebbero pronti a darsi da fare. Non so bene che cosa si potrebbe fare ma di una cosa sono sicuro, anche con l'esperienza di questi due mini-raduni, se e quando ci riuniremo, qualunque sia il nostro numero, sicuramente (come ai tempi del corso AUC) siamo in grado di organizzare un grandissimo casino!

 

Cagliari, 14-Gen-2004.

Prima stesura del 23-Dic-.2003