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La genesi dei miei ricordi ...

di Massimo Setta

 

         La “ Genesi “ dei miei ricordi più belli iniziò così :


Cagliari 15.07.2003

"Se sei un ex del 43° Corso A.U.C. tenutosi a Bracciano tra aprile e settembre 1966, e ci tieni a rintracciare i vecchi commilitoni, mettiti in contatto, epistolare o telefonico con me o con :

Lauricella Andrea, Avv. Prisco Franco, Favilla Emilio Mario, Russo Orazio, Sinisi Angelo e Mattogno Mario. (seguono indirizzo e tel).

.......... 

Finora sono stati contattati 32 ex commilitoni. Comunicaci gli odierni indirizzi, i numeri di telefono ed ogni notizia utile per rintracciare il maggior numero di ex allievi del 43°. Quando il nostro numero sarà più consistente, si deciderà, tutti insieme, che cosa fare. L'importante é ritrovarsi e non perdere i contatti.

Cordiali saluti da

Alberto Pirodda "

 

Nel ricevere questa lettera, la meraviglia e lo stupore sono stati indescrivibili, subito mi sono tornati in mente fatti, cose e persone di altri tempi, ricordi seppelliti e dimenticati che, all'improvviso, esplodevano nella mia mente con una tale forza come se ancora avessi venti anni.

“ Credo che abbiano provato queste stesse sensazioni anche molti di Voi.”
(confessatelo)

Subito mi sono messo alla ricerca, tra le mie scartoffie, del famoso "Mak P" per collegare meglio i nomi della lettera con i miei ricordi, ma non ho fatto in tempo a trovarlo, perché subito ho ricevuto una telefonata di Andrea Lauricella che voleva capire se ero lo stesso Massimo Setta di Pescara. Un'ora dopo una seconda telefonata, stavolta di Alberto Pirodda, per sincerarsi della mia appartenenza al 43° A.U.C.

“ Quanta grazia Sant'Antonio!!!“

Dopo 37 anni di silenzio, improvvisamente venivo cercato come persona importante e necessaria per la realizzazione di questo “Progetto di Raduno”, non ancora messo in cantiere e, quindi, non definito in relazione al luogo, al tempo, alle modalità dell’incontro ed ai partecipanti. (io ero il 33° trovato e ne mancavano ancora molti).

 

Di “Andrea Lauricella” mi sono ricordato subito; anche la sua voce particolare, con la sua perfetta dizione, con leggero accento del nord (da vero milanese), mi faceva tornare alla mente la sua figura ( un pò cicciotella ), il suo viso simpatico, inconfondibile e il suo pianto commosso nella sera dell'addio a fine corso. In verità piangevano tutti; ricordo ancora con commozione, l’immagine del nostro Capo Batteria: Gianni Sormani, il più alto, il più grande, il più buono ed anche il più sposato (l'unico), che ci inondava tutti con le sue lacrime, mentre lo abbracciavamo e lo baciavamo come un padre.

Di Alberto Pirodda, non avevo in mente, quale fisionomia accreditargli, ma la sua voce dura, rauca e possente e con tutte le sue parole con la “U” finale, mi faceva venire a mente un allievo che durante il corso non avevo frequentato molto perchè era un “rompi....”, uno che dava fastidio a tutti con scherzi, grida e schiamazzi vari, non rispettoso delle buone regole di vita della Caserma e, ricordo, anche poco studioso dei trattati militari, insomma un vero e perfetto "rompiscatole..…".

Più tardi ho scoperto che era proprio lui.

Convinto che non si sarebbe mai potuto realizzare un eventuale futuro raduno del 43° corso AUC e, che quindi, non vi fosse nessuna probabilità di poterci incontrare, proposi ad Alberto la mia idea : l'unica possibilità di incontrarci era di farlo su "Internet", realizzando un sito dove inserire delle nostre foto di allora e di oggi.

L'idea giusta , più fattibile e di immediata realizzazione era fare un :

"Raduno Virtuale".

E così, mentre i "Cercatori di Allievi" continuavano nel loro lavoro, io iniziavo a costruire ed a far funzionare il sito:

w w w . 4 3 a u c . i t

Nonostante i miei 35 anni lavorativi, trascorsi nel mondo dell'informatica, in Olivetti e nella Nortel Networks (Northern Telecom) e, sebbene io abbia tenuto vari corsi di informatica e di telecomunicazioni in varie Università italiane , non avevo mai, prima d’ora, realizzato siti internet (certo, è proprio vero, che tra il dire e il fare….), ma comunque, dopo qualche tentativo, il sito cominciava a funzionare e, cosa molto più importante, a fare da collante tra i nuovi allievi rintracciati ed i vecchi già trovati . (Per la cronaca il sito é alla sua quinta versione di costruzione grafica.)

A questo punto le cose sarebbero, certamente, continuate ancora per altri anni: io avrei potuto seguitare a divertirmi modificando ed aggiornando il sito internet, gli altri avrebbero proseguito la ricerca dei commilitoni e…magari ne avrebbero, ogni tanto, anche trovato qualcuno.

Ma non avevo fatti i conti con il "Passionario" di Alberto e con "La Grande Ospitalità" di “Franco Prisco” , il quale ha messo a disposizione la sua casa per farne il :

"Quartiere Generale del 43° A.U.C."

e, quindi, il Centro Logistico di tutti i mini raduni effettuati finora.

Alberto, pur lasciando a malincuore la sua bellissima Isola per il Continente, è venuto più volte a Napoli e, quindi, “la sua passione”, nel ricordare avvenimenti e persone, ha coinvolto anche me ed “Angelo Sinisi” e, subito, è scattata una gara tra noi per vedere chi sarebbe riuscito a trovare per primo il numero maggiore di allievi del 43° A.U.C. .

Per la cronaca, la palma del miglior "Cercatore" , per il maggior numero di allievi trovati é andata proprio ad Alberto Pirodda (36), seguito da Angelo Sinisi (25), il sottoscritto (22), Lauricella (18), e Favilla (14).

Io, per trovarne 22 ho fatto quasi 2.000 telefonate, immaginate un po’ quante ne avrà fatte Alberto.

Alberto Pirodda oltre alla “passione” ha messo a disposizione anche il “cervello”.

Lui ha una perfetta memoria storica di tutto il 43° Corso, ricorda avvenimenti, storie di tutti noi, nei minimi particolari a tal punto che nel sentirlo, più volte gli ho chiesto se era certo che veramente anch'io avessi frequentato lo stesso 43° Corso A.U.C., dal momento che, di alcuni avvenimenti, non ero assolutamente a conoscenza. Chissà che cosa facevo o dove mi nascondevo. (N.R.:avevo praticato un foro sul reticolato esterno della caserma e la notte uscivo per andare a caccia di ….ardenti pulzelle ).

Questi mini raduni mi hanno fatto conoscere un Alberto Pirodda molto diverso da quello che ricordavo, mi hanno fatto capire principalmente di aver perso una grande opportunità: quella di stare cinque mesi vicino ad un uomo eccezionale, pieno di amore per gli altri, un vero amico anche se tuttora cerca di nasconderlo sotto una dura corazza sarda, ma inutilmente, un po’ per l'età e un po’ per la dolcezza e l'allegria di cui è costantemente circondato dalla cara moglie Paola .

A tal riguardo, non so se è sempre stato "Nu Bravo Guaglione", come dice di lui, il buon Franco Prisco, o é soltanto merito di Paola che lo ha cambiato in questi lunghi anni, da quel rompi... che io ricordavo.

Cercherò di mettere a votazione sul sito questo quesito e così a maggioranza si deciderà su questo mio dubbio esistenziale. Sono certo che Voi non Vi tirerete indietro e mi aiuterete a dipanarlo.

Su “Franco Prisco” non ci sono dubbi : è una bravissima persona, il classico napoletano che si toglie i pantaloni per darteli, con tutti i soldi e le chiavi di casa, un uomo di altri tempi del quale non si trova più lo " Stampo".
Ma, dato che le persone perfette non esistono, anche Franco ha un piccolo difetto….., ha sposato..... Giancarla , una perfetta ....”pescarese”, ....(come me).

Altro “Cerimoniere dell'Ospitalità” ( ti vuole sempre a casa sua) é “Orazio Russo”, che con sua moglie Tonya, ti prepara le migliori leccornie e pranzi infiniti, bagnati con il migliore vino beneventano (Solopaca ed Aglianico), concludendo con litri di limoncello ( Alberto ne sa qualcosa, ci si stava affogando….).

Infine, e sì proprio per ultimo, come il dolce alla fine del pranzo, un grandissimo uomo, completamente ripieno di una bontà infinita, ( avete presente un gran cannolo ripieno di dolcissima crema?), così è “Angelo Sinisi” (sarà forse per il nome), che, con molta pazienza, mi sopporta per le mie continue richieste di modifiche sul sito:   www.43auc.it  .

Anche Angelo ha lavorato nel mondo dell'informatica, ma anche lui non si è mai dedicato a programmare siti in Internet, ed io, approfittando della sua bontà, gli ho, quasi, imposto di studiare nuovi Software e di ricercare ogni notizia che potesse servire per la realizzazione di tutto ciò che rende il nostro sito più interessante e bello da vedere, per esempio la musica, la grafica, i vari collegamenti tra le pagine, le foto, le icone in movimento ed, ora, anche i filmati.

Il nostro sito è fatto così bene che molti siti importanti, di tipo "Portali" e non legati a nessun riferimento di notizie militari, lo hanno inserito come collegamento (Links) nelle loro prime pagine (Home). Il riconoscimento ufficiale è dato dal fatto che andando sui migliori Motori di Ricerca (es.: Google, Virgilio, Arianna, Yahoo ecc.) e inserendo il nome e cognome di un qualsiasi allievo del 43° Corso A.U.C. viene indicato il sito : WWW.43auc.it

Questo significa:  che tutti Noi del 43° AUC siamo "Presenti" su tutto il

  WORLD   WIDE   WEB

Non tutti i siti su internet hanno un tale riconoscimento ufficiale.

Tutta la nuova pagina del Raduno di Bracciano l’ha realizzato Angelo da solo, (…..sotto le mie frustate).

Vi posso assicurare che non è una cosa semplice, é proprio bravo, anche se bisogna dire che un forte aiuto (morale ed altro ...) glielo dà la sua adorata Antonietta, che continuamente ... lo coccola più di un figlio.

Per la sua partenza anticipata da Bracciano, a causa della mia macchina andata in panne, non ha potuto assistere alla consegna delle Targhe per il nostro riconoscimento d'affetto ad Andrea, a Franco e ad Alberto, ma più in particolare al ritiro, davanti a tutti noi, della Targa a lui dedicata, meritata per il suo ottimo lavoro, e con il nostro ringraziamento. La consegna della Targa ad Angelo, è stata eseguita da me e da Favilla alla stazione di Bracciano prima della sua partenza. Ci sono voluti due phon per ciascuno, per asciugarci dalle sue lacrime di commozione.

Dimenticavo “Emilio ( tutti gli altri lo chiamano soltanto Mario) Favilla” che è stato il mio vicino di letto in caserma a Bracciano, (N.R.: dall’altra parte avevo, per vicino di letto, il sergente Della Pergola, e, quindi, ho dormito sempre sullo stesso fianco). Eravamo praticamente come due fratelli (sulle foto a volte ci confondiamo per una notevole somiglianza) e, di conseguenza, per il Raduno, Emilio, non avendo trovato posto in albergo, era naturale che venisse a dormire nella mia camera, vicino di letto come sempre: ormai è una tradizione da rispettare, anche a distanza di 38 anni.

Ora che la ricerca é terminata, è bello ricordare le innumerevoli persone chiamate al telefono , molte estranee al nostro corso AUC, ma che subito venivano coinvolte emotivamente dalla nostra ricerca .

Ricordo:

la disponibilità di un signore che, la mattina successiva, andò personalmente all'anagrafe comunale per chiedere quale fosse la nuova residenza dell'allievo trasferito anni addietro dal suo condominio;

di aver trovato un omonimo (di un allievo da me ricercato), anche lui ufficiale, ma nella marina, che si è commosso dalla nostra ricerca a tal punto che ha espresso il desiderio di partecipare ugualmente al nostro Raduno;

delle molte signore, certamente anziane, desiderose di parlare con qualcuno che, quindi, approfittando di essere state chiamate, mi chiedevano tutte le notizie su questa nostra iniziativa per poter chiacchierare con qualcuno e non sentirsi sole;

di quando un nostro collega, una volta ritrovato, si chiedeva come avessi fatto a rintracciarlo attraverso un numero di cellulare di lavoro molto riservato del cognato (con un altro cognome ed in un’altra città.): diciamolo pure: “a noi…. la C.I.A. …. ci fa un baffo!”;

del falso ritrovamento, altro caso di "homonymia", di Roberto Roberti, Generale di Corpo d'Armata, ma del 3° Corso della Scuola di Guerra, che mi ha strappato la promessa di invitarlo al nostro Raduno perchè lui vuole essere in prima fila, e mi ha tenuto al telefono, piacevolmente, per quasi due ore. Sembra incredibile, ma Vi assicuro che lo stesso è accaduto anche ad Alberto e ad Angelo quando hanno telefonato anche loro allo stesso Generale.

Ricordo anche quando pensavo di aver trovato Francesco Biancheri; la famiglia mi aveva certificato la sua presenza come AUC a Bracciano, ma mi aveva detto che, non potevo parlargli per un po’ perchè era stato colpito da un ictus. Subito avvertii tutti, con una email, del ritrovamento (lo ricorderete certamente) e mi raccomandai di non chiamarlo. A distanza di un mese, richiamando per sapere della sua salute, la moglie mi disse che il suo Francesco Biancheri, aveva sì fatto il corso A.U.C. a Bracciano, ma un anno prima . Tutto contento che non era il nostro collega mi misi di nuovo alla ricerca del nostro Francesco Biancheri del 43° e ,quasi subito, telefonando a casa di un Biancheri di un’altra città, mi rispose un signore dicendo che era il padre di Francesco Biancheri e che suo figlio era morto nel ‘98 e chiuse subito la comunicazione.
Rimasi sconcertato da questa notizia, ma memore del caso precedente, volli aspettare per diffonderla.
Aspettai qualche giorno e, richiamando, potei parlare con la sorella alla quale chiesi tutte le notizie per capire se veramente era il nostro Francesco. Purtroppo era proprio lui.

Per circa due mesi non feci più nessuna telefonata, ero rimasto abbastanza scosso dalla vicenda.

Ci sono state anche telefonate alle quali qualcuno ha risposto in malo modo, ma, globalmente, la maggior parte delle persone contattate ha dimostrato interesse e, piacevolmente, si è immedesimata nella ricerca e mi ha fatto l’augurio di ritrovare al più presto il vecchio amico .

La fatica è stata notevole, ma non lo dico per cercare un complimento, perché sono stato già gratificato dall’emozione dei colleghi ritrovati, che mi hanno fatto toccare con mano il grande spessore della loro sensazione di gioia per aver dato loro la possibilità di riaprire quel cassetto, dimenticato da lungo tempo, dove avevano, solo per se stessi, quasi gelosamente, tenuto nascosto

“quel lontano ricordo del 43° Corso A.U.C.”

Diciamo anche, per amore della verità, ma, per fortuna si è trattato di un solo singolo caso, di un allievo che, dopo quasi un centinaio di telefonate per poterlo rintracciare, non avendo il telefono intestato né a lui nè alla moglie ma soltanto alla sua ditta, con altra denominazione, quando gli chiesi se era proprio lui, mi domandò subito, “gelidamente”, cosa volessi da lui e perché lo cercassi.

Subito gli risposi che, sebbene mi chiamassi Setta, non appartenevo nè ad una “setta”, né, tanto meno, ero “un testimone di Geova” e che,dal momento che, economicamente me la cavavo bene, non ero li per chiedergli soldi, ma soltanto per sapere se il ritrovarsi tra i vecchi commilitoni potesse fargli in qualche modo piacere, perché, altrimenti, sul sito "www.43auc.it", a fianco del suo nominativo invece di “Presente” avrei messo la dicitura "Assente", così nessuno lo avrebbe più cercato.

Raccontando soltanto l’antefatto a qualche collega del 43°, senza dirne il nome, più di uno mi ha detto : “Certamente è……” Non capisco ancora, come abbiano fatto ad indovinarne il nome a colpo sicuro.

E, comunque, ci sono stati anche momenti di divertimento; a più di uno ho fatto lo stesso scherzo : "sono il Maresciallo dei Carabinieri, Francesco Buditta, e La cerco perchè deve presentarsi al più presto alla caserma di Bracciano per un aggiornamento"… seguito da grandissime sghignazzate.

A “Luciano Fibbi” , che ho trovato mentre era tranquillamente in vacanza in un albergo sulle Dolomiti, ( N.d.R: neanche andando in vacanza, siete riusciti a sottrarvi alla nostra assidua ricerca) ho riproposto lo scherzo del richiamo militare a Bracciano aggiungendo che Berlusconi aveva deciso di mandare all'estero dei soldati più vecchi, così se qualcuno ci avesse rimesso la pelle, sarebbe stato meglio che fosse morto un vecchietto come lui piuttosto che un giovane soldatino. Fibbi, da buon toscano e per giunta un po’ di sinistra, si è arrabbiato prendendosela con Berlusconi, perché lui, alla sua età, non poteva andare a fare la guerra e quindi si rifiutava, categoricamente, a questa convocazione.

Ma poi, la gioia di essere stato ritrovato, ha subito spazzato via il suo rancore Berlusconiano.

Veniamo adesso al perché io ho deciso ed ho organizzato il raduno di Bracciano.

Durante questi mesi di ricerche, la nostra Banca Dati Centralizzata era “Andrea Lauricella” che, pazientemente, annotava, con carta e penna, tutti i dati, indirizzi e telefoni, degli allievi ritrovati e dopo aggiornava gli altri “Cercatori” utilizzando gli SMS. Lo chiamavo almeno due volte la settimana, sempre verso la mezzanotte, restando al telefono anche un paio d’ore (la telefonata finiva solo quando si scaricava la batteria del suo coordless), per controllare con lui i dati trovati e fare un riscontro su quelli da cercare. Andrea, sapendo dei miei orari, mi aspettava pazientemente ascoltando la televisione ma, qualche volta, cadeva addormentato davanti allo schermo e, di conseguenza, la mia telefonata svegliava prima la sua dolce consorte, Enza, che, invece di mandarmi a quel paese, dove oramai non c’è più posto neanche in piedi, negava spudoratamente che non l’avevo disturbata perché non stava dormendo e che Andrea mi stava aspettando sveglio ed impaziente.

A questo punto iniziava un confronto con i miei dati, memorizzati sul PC, ed i suoi, riportati su fogli di carta, con un paziente lavoro da perfetto antico amanuense . Io lo prendevo in giro perché ogni tanto andava alla ricerca di vari fogli dove aveva appuntato le sue notizie, mentre io facevo lo “spavaldo” con il mio Data Base elettronico sul PC, che immediatamente mi dava tutti i dati.

Andrea non si è mai lasciato scoraggiare dalla mia saccenteria ed ha continuato imperterrito con il suo metodo d’archiviazione.

Bene, è stata una fortuna perché, nel momento in cui si è rotto l'Hard Disk del mio PC, con tutti i dati memorizzati, solo i suoi dati, scritti a mano sulla obsoleta carta, ci hanno permesso di non buttare all’aria ore e ore di lavoro già fatto.

Aveva ragione lui, le cose fatte a mano, ….certe volte, .... vengono senz’altro meglio.

Andrea, in queste nostre lunghe telefonate, mi ha sempre sollecitato ad organizzare un raduno al più presto, affermando che, poiché avevamo già perso diversi compagni, data l’età, aspettare il 2006 era un po’ rischioso dal momento che la garanzia di quasi tutti è ormai già scaduta.

Invece il mio pensiero era che, per prima cosa, bisognava trovare tutti e poi che il Raduno, era più significativo farlo al “40° anniversario.”

Bisognava aspettare, anche perché era molto più importante ritrovarci pian piano a piccoli gruppi invece di fare una “rentrée oceanica” dove poteva essere tutto molto dispersiva, in una riunione di poche ore.

Ma, a volte, il “Fato” decide per noi o ci costringe a prendere decisioni diverse dalle nostre intenzioni . Gli avvenimenti, a volte, si succedono e s’incastrano tra loro in modo tale da non poter decidere diversamente:

• Andrea Lauricella, a luglio, è stato colpito da un leggero malanno, che per un certo periodo non gli permette di poter parlare correttamente.
• Questa situazione improvvisa, oltre a farmi preoccupare per la salute di Andrea, ha creato in me un rimorso per essere stato sempre contrario all’organizzazione di un immediato Raduno Generale del 43° Corso A.U.C.
• Non aver riscontrato la volontà della maggioranza di noi a mettersi in gioco per fare qualcosa di serio.
• L’aver quasi perso ogni speranza di ritrovare gli ultimi sei Allievi da rintracciare.
• Nel frattempo, attraverso il nostro sito, il Generale Antonino Mozzicato, quasi ogni giorno mi inviava una e-mail, per prendere contatti con noi ed invitarci a partecipare al 1° Raduno di tutti coloro che sono stati presso la Scuola di Artiglieria di Bracciano, alle quali non rispondevo, perché in attesa degli eventi.
• La maggioranza del Comitato del Raduno era contraria a partecipare a questo raduno di Bracciano, perché doveva essere fatto soltanto da noi del 43°.

Ma molto spesso i desideri non sempre si allineano e
combaciano perfettamente con la realtà della vita pratica.
La decisione di effettuare il nostro “Primo Raduno Ufficiale” è
scattata con la notizia della conferma della pronta e certa
guarigione del nostro caro Andrea Lauricella
.

Senza di lui, certamente non potevamo ritrovarci.

Ho subito preso contatto con il Generale Antonino Mozzicato, Presidente dell’Associazione Artiglieri di Bracciano, ed anche ex Comandante della stessa Scuola di Artiglieria .

Confermando la nostra partecipazione al suo 1° Raduno di tutti gli Artiglieri passati dalla Scuola di Artiglieria di Bracciano ho chiesto la sua disponibilità a mettere a nostra disposizione un luogo ed un momento di ritrovo soltanto per il 43° Corso, affinché noi potessimo effettuare il nostro :

”1° Raduno del 43° Corso A.U.C.”

Anche se, apparentemente, questa mia richiesta poteva sembrare un ricatto, il Generale Mozzicato si è dimostrato entusiasta, oltre che per la nostra presenza al Raduno, in particolare per “la coesione e l’affiatamento di Corpo del nostro Gruppo” e mi ha confermato che mai, prima d’ora, c’era stato un corso AUC che si era ritrovato così numeroso, dopo tanti anni.

Ancora una volta, i miei ricordi dei nostri superiori, si sono capovolti.
Ricordavo i nostri Generali come “Dei irraggiungibili”, pieni di formalità e burocraticità da togliere il respiro.

Invece il “Generale Antonino Mozzicato” si è dimostrato una persona cordiale, intelligente e di una gentilezza infinita, disponibile ad aiutarci a risolvere ogni nostra necessità organizzativa .

Il successo del
1° Raduno degli Artiglieri della Scuola di Bracciano
ed, allo stesso tempo, quello del
1°  Raduno  del   43°  Corso  A.U.C."
è senz’altro merito del
Generale Antonino Mozzicato.

A nome di tutti noi, Lo ringrazio sentitamente.

Un particolare ringraziamento va anche alla Sua gentile Signora e alla Sua giovane figliola che hanno collaborato notevolmente, per la buona riuscita della manifestazione.

Un’altra persona che tutti noi dobbiamo ringraziare, per la buona riuscita di tutta l’organizzazione, è senz’altro il buon “Carlo Zambrano”, che, con la Sua simpatica Consorte, si è messo a disposizione per tutta la logistica (Alberghi, ristorante, rinfresco al Circolo Ufficiali, e perfino l'indicazione dei parcheggi) e, personalmente, per la ricerca disperata di un meccanico festivo per la mia auto in panne .

Infine, volendo dare anche agli ultimi sei colleghi, ancora non ritrovati, la possibilità di partecipare al nostro raduno; mi sono, così, attivato presso il Ministero degli Interni e, in cinque minuti, ho avuto gli indirizzi e i numeri di telefono di tutti loro e, purtroppo, per Roberto Roberti, a lungo cercato, la conferma della sua morte.

Sempre per la cronaca, uno di questi ultimi ritrovati, lavora presso il Ministero degli Interni, il suo numero di telefono è riservato e, per giunta, aveva cambiato casa da pochi giorni e il telefono era stato appena collegato; era doppiamente meravigliato e felice di essere stato ritrovato, ma esterrefatto per come era stato possibile che ci eravamo riusciti. Ho dovuto ripetere anche a lui che : ……….....“a noi …… la C.I.A. ..… ci fa un baffo!.

Tutti potevano essere ritrovati in pochi minuti e non in tanti mesi e con tanto lavoro, ma, per la nostra ricerca, anche se lodevole, non si potevano scomodare le Istituzioni e non tenere conto della famosa “Legge della Privacy” . Ma l’eccezionalità del fatto che quasi tutti gli Allievi di un Corso AUC, dimostrato dal nostro sito Internet, si fossero ritrovati a distanza di ben 38 anni, fatto mai accaduto prima, ha fatto sì che la mia richiesta al Ministero degli Interni fosse recepita ed esaudita favorevolmente e senza indugi .

D’altra parte, noi , della Redazione, se non avessimo fatto tutte queste telefonate :

“ come ci saremmo divertiti ?”

Più sopra, ho dato quasi l’impressione che io abbia deciso e organizzato tutto da solo questo nostro primo Raduno, ma è soltanto un mio "Marinismo" da perfetto Pescarese.
(N.d.R. : questo è solo uno dei tanti difetti, (o virtù), dei nativi della mia dolce Pescara, che, da quando siamo andati via sia io che Giancarla Prisco, non si è più evoluta. Accadde lo stesso quando da Pescara andò via ... Gabriele D’Annunzio).

Credo, invece, di aver già nominato e dato il giusto riconoscimento di affetto a tutti coloro, senza i quali, non si sarebbe mai ottenuto un tale successo.

Allo stesso modo, è evidente, bisogna ringraziare anche tutti i partecipanti, con le loro consorti, figli ed anche amici, che sono venuti, anche da molto lontano, per poter essere presente a questo "Primo Raduno" .

Certo, a questo punto, è d’obbligo dare una tiratina di orecchie a chi, avendo certificato la sua presenza, all’ultimo minuto non è riuscito a venire.

Alcuni sono pienamente giustificati, per problemi di salute e di famiglia, dell’ultimo momento… purtroppo queste cose, alla Vostra tarda età, possono accadere; altri un po’ meno, e non facciamo nomi, ma sono sicuro che non mancheranno alla prossima occasione .

Voglio fare una eccezione.
Certamente ricordate “Emilio Giuberchio”, soggetto molto caratteristico ed inconfondibile; stava sempre con il termometro in mano perché pensava di avere la febbre e continuamente si lamentava di dolori e mali vari. Ebbene non è cambiato per niente. Mi ha detto che non poteva venire al Raduno di Bracciano perché aveva subito varie traversie da medici ed in ospedali vari e che ora era stato colpito da ben tre malattie nuove e perfettamente sconosciute (solo lui poteva prenderle) e che, quindi, non sapeva se da un momento all’altro avrebbe lasciato questo mondo (pieno di malattie). Gli ho promesso e, tutti i partecipanti sono testimoni, che nell’occasione del nostro Raduno avrei fatto eseguire un minuto di raccoglimento in suo onore. Certamente il nostro caro Giuberchio sta bene e il suo modo di fare è soltanto un fatto scaramantico: pertanto, fin da questo momento, lui deve “assolutamente” essere il primo partecipante al nostro futuro Raduno.

Parliamo , ora, del futuro :

Il nostro futuro è riunirci tutti,

ma proprio tutti ,

al 40° Anniversario del 43° AUC

nel 2006.

Radunarsi in pochi è molto semplice, bastano due o tre telefonate ed il gioco è fatto.

Invece quando entrano in gioco numeri più grandi, sono tante le cose a cui pensare. Volete un esempio? Immaginate 300 persone ( non sono tante) che vengono insieme e muovono circa 100 auto, mi dite dove le parcheggiate tutte insieme? Si rischia che qualcuno per trovare un parcheggio impieghi un ora, che dovrebbe sottrarre alla partecipazione al Raduno. E così per la prenotazione di alberghi, ristoranti ecc.

La logistica in questi casi diventa la cosa più difficile da organizzare, ma stranamente nessuno la considera importante fin quando ti tocca da vicino. L’esempio è stata la cena della sera di sabato, ai “Quattro castagni”, organizzata per sole 40 persone. Il menù è stato gradito, il servizio buono e tutti sono rimasti soddisfatti.

Il giorno dopo, in caserma, il pranzo per circa 400 persone è stato molto criticato, per via della lentezza, dei cibi freddi e per la qualità dei sapori che certamente cibi precotti non possono dare .

Noi del 43° corso AUC eravamo in 40 e, con i nostri accompagnatori, abbiamo raggiunto un totale di 75 persone.

Calcolando che in tutto il 43° Corso A.U.C. i “Presenti” siamo “ 114 “, defalcando coloro che sono all’estero e un paio di “bastiancontrari”, al Raduno Globale, potremo essere un centinaio e, quindi, insieme ai nostri accompagnatori, si potrebbe avere un totale di presenze di circa

“ 200 “ partecipanti.

Il buon Alberto Pirodda, sempre un po’ allergico alla vita militare, ha espresso il suo pensiero di effettuare il Raduno del 2006 lontano dalle caserme, ma ha dovuto ammettere che tornare nella caserma “Romano” di Bracciano, gli ha fatto piacere, come lo stesso è avvenuto a tutti noi che siamo intervenuti; quindi perché privare di questa gioia anche gli altri di noi che ancora non sono tornati sul luogo di “Gioia e Dolore” dei nostri vent’anni ?

Il Raduno si farà a Bracciano nella nostra caserma.

Ci saremo solo noi del 43° AUC e sarà un grandissimo avvenimento, (ci saranno Televisioni e Giornali italiani ed esteri, Veline …Striscie ..Iene e, forse, anche Pippo Baudo e, perchè no, anche le Lecciso … )

MAI NESSUN CORSO AUC SI E’ RIUNITO DOPO 40 ANNI.

A Bracciano ci saremo solo per una giornata ed il resto, per un totale di tre giorni (un fine settimana), staremo insieme presso una località vicino a Bracciano, dove trascorreremo insieme delle ore gioiose e spensierate, come ai vecchi tempi.

Organizzare tutta la logistica, luoghi, tempi, mezzi di trasporto, ristorazione, alberghi ecc., decidere e scegliere le diverse soluzioni richiederà del tempo, ma questo non manca.

Quello che ci vorrà, sarà senz’altro la voglia di partecipare, ma sono già sicuro che anche questa non mancherà.

Questa sicurezza è certificata dal fatto che se sei riuscito ad arrivare a leggermi fino a questo punto, sarai senz’altro uno dei partecipanti al :

 

“ RADUNO DEL 40° ANNIVERSARIO

DEL 43° CORSO AUC DI BRACCIANO”

Un abbraccio forte e sincero

Allievo Ufficiale Massimo Setta
43° Corso A.U.C.
2° Batteria
Sezione Missili

 

Salerno, 14-Dic-2004.