Due
parole sul raduno
Carissimi
ragazzi!!
Si, è così che mi viene voglia di chiamarvi...., con naturalezza,
senza ironia.
Durante la ricerca per ritrovarci tutti, ero spinto da una curiosità
e da una piacevolissima frenesia indagatrice che pensavo di aver
mutuato da Alberto Pirodda di cui ero aiutante di campo in quella
operazione.
Completata la lista e stabilita la data del primo maxi-raduno, il
sentimento è stato di grande aspettativa: cosa sarebbe successo
rivedendoci? Forse una cocente delusione, forse ci saremmo a stento
riconosciuti, qualche scambio di battute, una mangiata nei ristoranti
chiassosi e poi di nuovo ognuno per conto suo !
Certo che 38 anni sono veramente tanti ...., specialmente nel nostro
caso che ci ha visto passare da fidanzati a nonni, un abisso. Ero
comunque spontaneamente attratto da questa importante esperienza
di vita, curiosissimo di capire come i compartimenti (spesso stagni)
della memoria, si potessero rimuovere dopo così tanto tempo. Ebbene,
arrivato il 18 Settembre, preso posto nell' albergo, ritrovatomi
con i compagni del comitato ricerca, è cominciata l' operazione
riconoscimento: faccia a faccia con sguardi indagatori, qualche
attimo di riflessione e poi, sorridenti, l' uno che pronuncia il
nome dell' altro preceduto da "allievo ufficiale".... e grande abbraccio
finale. E' vero, per qualcuno c' è stato bisogno di aiuto ma, nel
complesso, è andata bene!
Non voglio fare la cronaca del raduno, ma una cosa è certa: quando,
nella caserma Montefinale, ci hanno fatto sedere su quelle tribunette
per assistere ad una dimostrazione di tiro, sotto quel sole cocente,
malgrado le mogli e i parenti, i capelli bianchi e diradati e qualche
pancetta in più mi sono perfettamente ritrovato a 38 anni fa , vi
giuro, la mente ha cancellato completamente i cambiamenti morfologici
e vi ho avuto tutti intorno come allora, cari ragazzi, senza retorica,
si è cancellato il tempo!
Mario Favilla
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